Search and destroy (tattica militare)

Soldati americani durante una pausa di un'operazione Search and destroy.

Search and destroy (in sigla S&D, nelle fonti in italiano letteralmente: cerca e distruggi[1] generalmente nella forma tradotta ricerca e distruzione o individuazione e distruzione)[2] è una tattica militare impiegata sistematicamente dalle unità da combattimento dell'Esercito degli Stati Uniti nel corso della guerra del Vietnam.

La tattica militare venne adottata soprattutto a partire dal 1965 nella fase della cosiddetta Escalation, il periodo della guerra in Indocina caratterizzato dall'enorme incremento delle forze armate americane combattenti e dalla aggressiva strategia bellica complessiva studiata e applicata dal comandante in capo del MACV, generale William Westmoreland. Con questa tattica offensiva i generali americani ritenevano di poter individuare, agganciare, costringere al combattimento e distruggere le unità guerrigliere Vietcong e i reparti regolari nordvietnamiti, sfruttando la schiacciante potenza di fuoco dei reparti americani e la loro presunta superiore mobilità garantita dai mezzi meccanizzati e soprattutto dagli elicotteri.

Nella realtà operativa le missioni search and destroy nella giungla indocinese si dimostrarono pericolose, inefficaci e costarono forti perdite alle unità americane, spesso sorprese dai guerriglieri nemici in agguato; di fronte all'impossibilità di raggiungere successi decisivi, a partire dalla seconda metà del 1968 le grandi missioni di "ricerca e distruzione", condotte per quattro anni consecutivi, furono interrotte e le forze americane passarono ad una strategia meno aggressiva in vista di un progressivo ritiro dal Vietnam.

  1. ^ AA.VV., NAM. Cronaca della guerra in Vietnam, p. 66.
  2. ^ S. Karnow, Storia della guerra del Vietnam, p. 277.

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